Ritorna la “Giornata nazionale del dialetto”, giunta quest'anno alla sua II edizione ed in programma per il 17 gennaio 2014. Il dialetto è cultura e dunque è questo un appuntamento che si rinnova con entusiasmo. Testimone della buona riuscita dell'iniziativa è la marcata partecipazione che ha caratterizzato la scorsa edizione.Diverse le iniziative portate in piazza, organizzate in tutto il territorio nazionale e promosse dalle pro loco e le associazioni locali che hanno destinato uno spazio per riflettere sui dialetti e le lingue locali. Il dialetto pur essendo una varietà linguistica usata in uno spazio ridotto, rappresenta l'emblema di una comunità. Ogni dialetto con le sue varianti e con la travagliata sua storia, frutto di un evoluzione secolare, costituisce un tassello importante per la nostra cultura. Nel Cilento, “la parlata locale” si manifesta in una miriade di forme, con differenze spesso assai marcate anche tra paesi posti a poca distanza tra di loro. Per questo non è possibile parlare di un “dialetto cilentano” univoco e predominante, bensì bisogna etichettare “il cilentano” come un insieme di parlate. Il territorio su cui insiste è stato per secoli in balia di popoli diversi; ognuno di essi ha arricchito e trasformato la lingua locale, originando un apparato lessicologico ampio e variegato. Con lo scorrere del tempo spesso i valori che ci legano alle nostre origini tendono a dissolversi e con loro svanisce parte della nostra cultura. Il dialetto è una risorsa da preservare e tutelare, garantendo il tramando e la continuità alle generazioni future.